Spesso i pazienti che hanno problemi all’articolazione della mandibola girano di specialista in specialista senza trovare risposte corrette. Il modo di chiudere i denti tra di loro è chiamato "occlusione". Quando i denti non sono in una corretta relazione di occlusione tra di loro, i muscoli che tengono in posizione la mandibola tentano di compensare questa situazione, nascondendo una malocclusione esistente. Tutto ciò può portare a contratture muscolari, cefalea, nevralgie, dolori cervicali e posturali alla schiena. Oltre a questi sintomi possono essere avvertiti anche vertigini, dolore alle orecchie e sensazione di fischio (acufene).
La maggior parte di queste problemi porta alla comparsa di problemi di artrite dell'Atm e di lesioni alle strutture tendinee e ligamentose che supportano il menisco articolare. Per appurare il livello di lesioni raggiunte dall'articolazione occorrono esami di approfondimento tipo Tac ConeBeam , risonanza magnetica, esami elettromiografici e sonografia articolare. Dopo aver valutato il grado di compromissione dell'articolazione, vi sono differenti tipi di trattamento che si possono proporre. Nella fase iniziale abbiamo necessità di rilassare i muscoli e di far riacquisire una corretta fluidità di movimento alla mandibola. La seconda fase del trattamento ha il fine di correggere l'occlusione (corretto ingranamento dei denti tra di loro) in maniera che i denti siano allineati nella nuova posizione mandibolare raggiunta.


FASE 1
- Dispositivi rigidi di riposizionamento mandibolare (bite plane – splint). Questi dispositivi vengono utilizzati per eliminare temporaneamente ma immediatamente problemi di malocclusione, e permettono ai muscoli masticatori, facciali e cervicali di rilassarsi. Dopo 4-6 mesi di trattamento di rilassamento la corretta posizione della mandibola può essere registrata con un articolatore, e , su queste basi, si può studiare la modalità di ripristino di un corretto rapporto occlusale, senza interferenze e precontatti. Un bite è un manufatto di resina acrilica rigida che si appoggia su una delle due arcate dentarie (preferibilmente la superiore). Il bite permette di cambiare lentamente la posizione della mandibola modificando i punti appoggio dei denti sullo stesso bite nell'arco delle sedute di controllo successive.
- Elettrostimolazione muscolare tramite ultrasuoni. Questa terapia viene utilizzata come coadiuvante del bite per rilassare maggiormente i muscoli colpiti da contratture dolorose. È una terapia che viene svolta sul preciso punto di dolore muscolare e vien effettuata in studio.
FASE 2
- Equilibrio occlusale. Si può procedere con un molaggio selettivo di alcune superfici occlusali dei denti per eliminare le interferenze che hanno portato a questa situazione di squilibrio. Questa procedura si può applicare solo per piccoli ritocchi ai denti.
- Ortodonzia e Protesi. Se vi è notevole differenza di posizione della mandibola tra la posizione precedente alla terapia e quella raggiunta con il bite, allora occorre un trattamento ortodontico completo per modificare integralmente la masticazione oppure un intervento protesico esteso ad entrambe le arcate dentarie.
I segni e sintomi di disordini temporomandibolari, campanelli d’allarme per richiedere una visita specialistica, possono includere:
-
Dolore alla mandibola
-
Dolore all'orecchio o nell'area circostante
-
Difficoltà a masticare o disagi durante la masticazione
-
Dolore facciale di notevole intensità
-
Rumore di click durante l’apertura e la chiusura della bocca
-
Blocco della mandibola con difficoltà ad aprire o chiudere la bocca
-
Cefalea
-
Occlusione dentale non confortevole
I DISORDINI TEMPOROMANDIBOLARI
I disordini temporomandibolari sono un gruppo molto complesso di patologie del sistema masticatorio a carico dei muscoli della masticazione e dell’articolazione temporomandibolare, ossia l’articolazione tra la mandibola e l’osso temporale. La mandibola ha in alto un estremità rotondeggiante, il condilo, che si muove all’interno della cavità articolare mentre noi parliamo, mangiamo o sbadigliamo. Le superfici dei condili e della cavità articolare sono rivestite di cartilagine e separate tra loro da un piccolo disco (menisco), che ha la funzione di assorbire i traumi e rendere fluidi i movimenti articolari. L’intera struttura è stabilizzata dai muscoli e dai legamenti che intervengono durante i movimenti di apertura e chiusura della bocca. Molte forme di disordini temporomandibolari sono autolimitanti, ossia il quadro clinico migliora spesso spontaneamente, ma poiché la loro prevalenza (la percentuale di persone che ne sono affette) è molto elevata ed in aumento, tali patologie stanno assumendo una notevole importanza sociale. Pertanto, lo studio dei disordini temporomandibolari, delle loro cause e delle migliori forme di terapia a nostra disposizione è un argomento molto attuale nella comunità scientifica. Oggigiorno è stata classificata come Sindrome da Disordini Temporomandibolari.
Vuoi ricevere maggiori informazioni sull'argomento?
IL BRUXISMO
Il Bruxismo è l'abitudine di stringere, serrare o digrignare i denti. Si può manifestare durante il giorno e soprattutto di notte, durante il sonno. Il fenomeno può essere rafforzato durante periodi di maggiore stress o tensione.
Il Bruxismo è una parafunzione del nostro apparato stomatognatico, e , dato che si attua inconsciamente, molte persone non sanno di esserne affette. In questa parafunzione vengono coinvolti i denti, il parodonto (osso e gengive), i muscoli masticatori e le articolazioni Temporomandibolari (ATM). La conseguenza più visibile del digrignamento dei denti tra di loro è l'USURA dei denti, i quali si consumano sempre più, spesso anche rompendosi parzialmente lungo i margini incisali. Nel fenomeno del SERRAMENTO, l'atto di stringere forte i denti tra di loro, l'usura è minore, ma si notano incrinature all'inyerno dello smalto superficiale. Al seguito delle sollecitazioni del bruxismo si ottiene un notevole affaticamento dei muscoli masticatori che non riescono a riposare a sufficienza durante le ore notturnee conseguentemente diventano dolenti. Questo affaticamento si può estendere anche ai muscoli del collo e delle spalle con diffuse forme di mal di testa e cervicale. Le forze espresse dai muscoli durante questa parafunzione notturna sono molto più intense di quelle che potremmo esprimere di giorno durante uno sforzo volontario, e quindi, a lungo andare, le ATM vanno incontro a lesioni ed infiammazioni.
A carico di queste articolazioni vi può essere la dislocazione del menisco con conseguente rumore articolare (click articolare) nei movimenti di apertura e chiusura della bocca, deviazioni o limitazioni nel movimento di apertura della bocca. I rischi sono maggiori se vi è presente una malocclusione dentale, che può aumentare le possibilità di andare incontro a problemi articolari a carico delle ATM. Non vi causa certa del bruxismo, ma si sa che è di origine dal nostro sistema nervoso centrale, per cui non dipende da problematiche direttamente legate alla bocca. Lo stress certamente peggiora il fenomeno del bruxismo, ma non ne è la causa. Tecniche di rilassamento come lo yoga, il training autogeno e la meditazione possono concorrere a diminuire questa parafunzione. Dato che non è possibile contrastare il fenomeno del bruxismo a livello dell'origine, possiamo solo cercare di mitigare gli effetti negativi sui denti e le nostre articolazioni tramite l'utilizzo di bite planes e night guards. Il bite è un dispositivo rimovibile, in resina dura, solitamente appoggiato sull'arcata superiore, che permette alla mandibola di scivolare senza incotrare l'ostacolo dei denti e protegge, quindi, i denti stessi dall'usura e dal contatto traumatico. Inoltre anche i muscoli, potendo la mandibola scivolar liberamente, possono ottenere un rilassamento maggiore e da qui si ottiene anche un beneficio per il menisco dell'ATM meno compresso e meno sollecitato. Il bite durante il giorno viene consigliato solo nei momenti di infiammazione acuta delle ATM, abbinato a terapia anti-infiammatoria e dieta morbida. Per ogni ulteriore consiglio o spiegazione interpellate pure il nostro studio.
L’igiene orale aiuta il cuore.
Società Italiana di Parodontologia
CONTATTACI
Vuoi ricevere maggiori informazioni?
Compila il form con la tua richiesta. Un nostro incaricato la contatterà il prima possibile.