DI COSA SI OCCUPA L'ODONTOIATRIA DELLO SPORT?
Tra i medici dello Sport e gli atleti agonisti professionisti viene riconosciuto da tempo che la prestazione sportiva viene influenzata da una moltitudine di fattori. Non è solo la costanza dell'allenamento a decidere un risultato, ma anche una serie di co-fattori come l'Arte dell'Alimentazione, la Psiche, la predisposizione genetica ed anche un corretto approccio medico influenza il successo sperato.
L'Odontoiatria dello Sport riveste un importante ruolo nel conseguimento della prestazione e nella prevenzione dell'infortunio dell'atleta, esigenza fondamentale nell'atleta professionista e non. Il trattamento e la prevenzione degli infortuni da trauma sportivo sono di pertinenza dello specialista in Odontoiatria dello Sport. In diverse discipline ( hockey, calcio, basket, rugby...) i rischi di trauma sono molto elevati ed è basilare prevenire traumi diretti ed indiretti ai denti con un costante utilizzo dei paradenti individualizzato.

Prevenzione vuol dire anche avere una bocca libera da carie ed infiammazioni gengivali,
problematiche odontoiatriche vanno individuate e curate con prontezza.

ALIMENTAZIONE E POSTURA
L'alimentazione dell'atleta va studiata non solo in vista dello sforzo da sostenere, ma anche per la sua digeribilità e cariopericolosità. La diagnosi di relazioni neuromuscolari tra problematiche di Postura o carichi errati del sistema locomotorio a causa di malocclusione porta l'Odontoiatra dello Sport a elaborare un piano di trattamento per diminuire i rischi di infortunio e per migliorare la performance agonistica. L'aumento del benessere dell'atleta porta direttamente ad un aumento delle motivazioni sportive. Una stretta collaborazione tra Medico Sportivo, Fisioterapista e Odontoiatra dello Sport è sempre più auspicabile per offrire un corretto supporto all'atleta professionista e non.
Il Dott. Fabrizio Soda si sta perfezionando in Odontoiatria dello Sport presso l'Università degli Studi di Chieti e fa parte della Sios ( Società Italiana di Odontoiatria dello Sport) e segue da tempo atleti di varie specialità sportive. Insieme alla Sios stiamo sviluppando incontri con i medici dello sport, fisiatri, posturologi e direttamente con gli organi Sportivi Statutari (CONI;FIMS) per attestare la necessità di intraprendere il trattamento del paziente atleta odontopatico in maniera sistematica e razionale con l’apporto di professionisti preparati a tale fine.
Soprattutto lo screening dell’atleta deve essere assolutamente supportato da un attento e proficuo esame stomatognatico. Tale aproccio deve essere sviluppato già dalla più giovane età per intercettare problemi respiratori e occlusali che se trascurati possono condurre a patologie difficilmente risolvibili in età adulta.
Quali sono le soluzioni per proteggere i denti durante sport?
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Bite, placca di resina rigida rimovibile
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Paradenti, apparecchio flessibile rimovibile

BITE E PARADENTI NELLO SPORT
Le apparecchiature che permettono di proteggere i denti ed i tessuti orali dai traumi diretti o indiretti sono diventati di primaria importanza nello svolgimento dell'attività sportiva sia agonistica che amatoriale. Una corretta stabilizzazione della posizione mandibolare porta ad un più corretto equilibrio posturale sia statico che dinamico con conseguente riduzione degli infortuni muscolari ed articolari ed un miglioramento della prestazione sportiva. I dispositivi più corretti per intervenire in queste problematiche sono i PARADENTI ed i BITE.
Il bite è una placca di resina rigida personalizzata rimovibile, preferibilmente applicata all'arcata superiore, viene preparato in maniera tale da essere utilizzato in vari ambiti: trattamento dei disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM) , protezione da bruxismo / digrignamento notturno, rilassamento muscolare pre-gara o ricondizonamento posturale per l'attività fisica aerobica (basket, calcio,tennis..) ed anaerobica ( lancio del peso, tiro con pistola o arco...).
La realizzazione del bite richiede un accurata visita preliminare delle ATM e eventualmente della postura corporea in ausilio con i fisioterapisti e/o i medici dello staff se operiamo nell'ambito di una società sportiva. Una masticazione non corretta, dei disturbi a carico delle articolazioni mandibolari, stress…comportano dei disturbi muscolari che si riflettono in tutto l'organismo portando da un lato ad una riduzione della capacità atletica e quindi delle performance sportive e dall'altro ad una maggiore suscettibilità ad infortuni muscolari. Sciatori, calciatori, motociclisti e atleti di vari sport utilizzano routinariamente questi presidi terapeutici proprio per questi motivi, non solo, ma anche in sport dove la capacità atletica non è determinante ma è richiesta una notevole precisione (tiro con l’arco, con la pistola…) il Bite può agire in modo favorevole.
Un paradenti è un apparecchio flessibile che va portato durante le attività atletiche e ricreative. I paradenti si dividono in 2 grandi categorie: i preconfezionati / prefabbricati e gli individualizzati. I primi sono quelli che si trovano in farmacia, possono avere un uso generico, ma offrono poco comfort, pochissima tenuta e creano notevole ingombro in bocca ostacolando la respirazione sotto sforzo. Il paradenti personalizzato invece viene fatto su misura sull'arcata superiore del paziente, risulta sottile ma perfettamente morbido e alta tenuta. In questa maniera si può tranquillamente parlare ed urlare durante la prestazione sportiva e non si ha impedimento alla respirazione affannosa durante la prestazione agonistica. Il paradenti serve a proteggere la bocca dalle lesioni.
Si consiglia vivamente l'uso del paradenti in TUTTE le attività sportive: ogni anno vengono subite oltre 200.000 lesioni alla bocca e alle mascelle. Il paradenti può prevenire lesioni come fratture o avulsioni traumatiche dei denti ma anche gravi lesioni come fratture mascellari, impedendo alla mandibola di premere violentemente contro la mascella. I paradenti sono efficaci nel separare il tessuto molle della cavità orale dai denti, prevenendo lacerazioni ed ecchimosi alle labbra e alle guance, specialmente di chi porta apparecchi ortodontici. È consigliabile portare il paradenti ogni volta che esiste la possibilità di contatto con altri partecipanti o con superfici dure (praticamente sempre), è quindi consigliato non solo per chi esegue attività "pericolose" (rugby, boxe, arti marziali, hockey, lotta…) dove per altro sono spesso obbligatori ma anche per il calcio, il basket, lo sci e tutte le altre attività fisiche.
A che tipo di regime alimentare è sottoposto un'atleta?
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Maggior numero di pasti durante la giornata
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Assunzione di integratori specifici
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Assunzione di cibi a dosaggi particolari
SPORT, ALIMENTAZIONE E DENTI
Numerose discipline sportive, svolte a livello agonistico e/o professionale, richiedono regimi alimentari specifici, differentemente dalla popolazione che si alimenta in modo tradizionale.
L'atleta è spesso sottoposto a:
- Maggior numero di pasti durante la giornata
- Assunzione di integratori specifici
- Assunzione di cibi a dosaggi particolari
Una dieta di questo tipo sottopone l'apparato stomatognatico e il sistema digerente del soggetto a stimoli frequenti e ad una mole di lavoro supplementare rispetto alla norma. Alla figura del medico sportivo, con la funzione di seguire e indicare il regime alimentare dell'atleta, oltre al suo stato di salute generale, viene per questo affiancata la figura dell'odontoiatra sportivo. Un "super lavoro" della bocca e dell'apparato masticatorio del soggetto in questione, spesso sommato all'assunzione di sostanze particolari, quali gli integratori sportivi professionali, richiede cure specifiche e specifiche forme di prevenzione. Pertanto presso il nostro centro è presente la figura specialistica del medico odontoiatra sportivo che ha lo scopo di fornire indicazioni per controllare l'alimentazione e la microbiologia della flora orale, prevenendo, in tal modo carie e dismetabolismi del cavo orale.
Quali sono le cause scatenati del mal di denti sopra e sott'acqua?
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Pulpite ipotermica o da freddo
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Danni da boccaglio
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Barotraumi
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Problematiche legate a protesi mobili
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Erosiani "da piscina"

DENTI E SUBACQUEA
Il mal di denti è un inconveniente invalidante sopra e sott'acqua. Il subacqueo però corre qualche pericolo in più a causa della variazione di pressione a cui è sotto posto il nostro corpo in immersione. La comparsa del "mal di denti" è generalmente legata a lesioni preesistenti, che tendono ad aggravarsi in concomitanza con le attività che prevedono immersione prolungate nell'acqua.
Le cause scatenanti possono essere diverse e tra esse distinguiamo: pulpite ipotermica o da freddo, danni da boccaglio, barotraumi, problematiche legate a protesi mobili ed erosioni "da piscina".
Pulpite ipotermica o da freddo
Al centro del dente, la cavità pulpare è costituita da tessuto nervoso, arterie e vene. Si possono formare delle microscopiche embolie all'interno della camera pulpare o del fascio vascolo-nervoso della radice con conseguente pulpite del nervo e forte sintomatologia dolorosa nevralgica.
Danni da boccaglio
Il boccaglio viene stretto tra i denti con protrusione della mandibola e modifica della postura fisiologica dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM). Questa manovra esercita una forte pressione a carico dei tessuti di supporto di denti (il parodonto), con impedimento della normale circolazione all'interno delle arteriole e delle vene della radici dentali. In soggetti predisposti e con prolungata attività continuativa subacquea ciò può causare gengiviti e parodontiti.


Barotraumi
Barotraumi possono avvenire sia nelle cabine degli aerei, dove possono verificarsi veloci aumenti di pressione sia in acqua durante le immersioni subacquee. Un sub che si immerga velocemente può provare fastidio in corrispondenza, per esempio, di carie o di otturazioni realizzate in modo imperfetto: in queste condizioni ambientali le piccole bolle d’aria che si possono trovare tra il dente e il materiale odontoiatrico si espandono e possono causare dolore o addirittura il distacco dell’otturazione . I fastidi ai denti, legati all’aumento della pressione, devono essere segnalati e tenuti sotto controllo e che possono essere legati a un’otturazione ma anche alla presenza di carie o infiammazione perché i recettori del dolore possono essere stimolati dal disequilibrio pressorio. Altrettanto si può dire di corone cementate male, ovvero quando il materiale usato per la cementazione non ha riempito tutti i vuoti tra corona e moncone, con conseguente scementazione della corona stessa.
Protesi mobili
Non è consigliabile di immergersi con protesi in resina aventi ganci in filo o, peggio ancora, senza ganci. Il problema è ancora maggiore per i portatori di protesi totali, per i quali consigliamo di farsi confezionare un boccaglio su misura ed evitare di mettere la protesi durante le immersioni. Con questi tipi di protesi facilmente si può avere la perdita della protesi stessa per distacco ed espulsione attraverso la bocca, oppure rischiano di rimanere incastrate al boccaglio con insorgenza di panico per la difficoltà a re-indossare il boccaglio per l'ingombro della protesi attaccata.
Denti "da piscina"
Esiste anche un'altra entità patologica di recente osservazione e sempre più frequente, che viene definita "denti da piscina". Questo problema è dovuta dell'azione erosiva dell'acqua clorata, per cui i denti appaiono scolorati, lo smalto perde lucentezza e si sgretola.
Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati.
Michael Jordan
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